La novena di preghiera in preparazione alla solennità liturgica di San Giuseppe, iniziata il giorno 10 marzo e mirata ad accompagnare bambini e ragazzi lungo il percorso della Via Crucis del Signore, ha fatto da apripista a tutta una serie di iniziative ed eventi proposti dalla comunità parrocchiale di “S. Maria La Nova” in Palata.

            Per iniziare, il 19 marzo, giorno vero e proprio della solennità di San Giuseppe, c’è stato un momento carico di significato e di preghiera; infatti, il parroco don Elio Benedetto – accompagnato da Don Enrico e Don Paolo, sacerdoti missionari provenienti da Palermo – ha celebrato la S. Messa in onore del “sacro custode” di Gesù assieme a tutta la comunità parrocchiale riunitasi per l’occasiome come un “solo corpo e un solo spirito”. All’omelia del parroco, tutta incentrata sulla contemplazione fruttuosa del santo e sulla potenza taumaturgica dello stesso, ha fatto seguito una compunta e devota processione animata dal coro parrocchiale e dalla Banda Musicale “Città di Sperone”; il tutto, poi, si è concluso con la consegna del pane benedetto a ciascuno dei convenuti.

            Immediatamente dopo qiesti eventi e festeggiamenti, già a partire dal 20 marzo, è iniziata la Settimana Eucaristica guidata dal parroco Don Elio Benedetto e dai missionari ospiti. Anche queste, giornate colme di emozioni e di spiritualità, segnate dalle ore di Adorazione Eucaristica incentrate sul riportare Gesù al centro dell’esistenza umana e dai momenti di raccoglimento attorno al “cenacolo” in chiesa e nelle famiglie.

            I padri missionari, poi, durante la loro permanenza, hanno incontrato a giorni alterni tutti i gruppi  parrocchiali, i bambini e i genitori di Prima Confessione e Prima Comunione e i giovani con le loro famiglie, così da dare testimonianza di conversione e di miracoli vissuti nella loro esperienza tutti quanti frutto dell’Adorazione Eucaristica Perpetua.  Giovedì 23 marzo, infine,  sono state dedicate ben 24 ore di preghiera continuativa per il Signore e, venerdì 25, alle ore 9.00 si è conclusa la Settimana Eucaristica stessa con la celebrazione della S. Messa.

            Don Elio, in tali circostanze, ha dimostrato ancora una volta di saper essere esempio di  grande accoglienza; infatti, nel ringraziare i propri parrocchiani dell’ospitalità offerta ai due sacerdoti, tanto da farli sentire parte integrante di una grande famiglia, è riuscito a far breccia nei cuori delle persone avvicinando tutti al Signore e all’amore verso il prossimo.

            Altri due eventi eccezionali e festosi, però, sono da segnalarsi: la Solennità dell’Annunciazione del Signore, coincidente con l’ anniversario di dedicazione della chiesa parrocchiale e il pellegrinaggio al santuario di S. Pio in S. Giovanni Rotondo e a S. Michele Arcangelo in Montesantangelo.

            In primo luogo, la celebrazione  dell’anniversario di dedicazione ha assunto tonalità ancor più festose grazie alla presenza di Mons. Tommaso Valentinetti (Arcivescovo di Pescara-Penne), il quale ha presieduto l’Eucaristia commemorativa e che consacrò, nell’allora 2004, la chiesa parrocchiale stessa. Don Elio, per l’occasione, ha voluto ringraziare l’Arcivescovo per aver onorato il popolo palatese della sua presenza. Tutta l’omelia del prelato pescarese, poi, si è concentrata sull’analisi del nuovo fariseismo incombente nella società e sull’incapacità, dunque, di aprirsi a Dio e alla sua misericordia. Parole semplici e toccanti in cui è stata manifestata la grandezza del Signore che ama la semplicità e il perdono, che sa aspettare e guardare con gli occhi di un “grande padre” tutti quelli che desiderano prostrare il proprio egoismo.

            Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo ha voluto vivere assieme all’intera comunità – adoperatasi nel preparare deliziose prelibatezze – un momento di fraternità e convivialità nei locali del Centro Sacro Cuore di Palata. Qui, Mons. Valentinetti, è stato accolto dai canti dei bambini de “Le Dolci note dell’ACR”, guidati dalla signora Michelina Leone, dal maestro Pino Piccirilli e dal supporto prezioso della signora Marchetti Gabriella. Non poteva mancare l’intervento canoro di Don Elio (noto in tutta Italia e all’estero per le sue composizioni di musica cristiana) attraverso un inedito musicale dedicato all’incarnazione del Figlio nel seno della Vergine Maria. Il brano musicale, conosciuto anche come la “Kalenda di Natale”, è frutto di un adattamento musicale operato da don Elio stesso e basato sulla musica dell’Alleluja di Leonardo Cohen. Unitamente a questo, emergono con forza anche la magistrale poeticità e cantabilità conferita al testo dal noto biblista don Giuseppe De Virgilio, sacerdote e docente di Teologia Biblica presso la Pontificia Università della Santa Croce in Roma, il quale con vera maestria e vigore spirituale ha reso il testo ancor più pregnante e vivo. L’interpretazione canora è stata un vero successo! Mons. Valentinetti si è mostrato piacevolmente sorpreso e vero dispensatore di elogi nei confronti di don Elio e del testo del brano; quest’ultimo, infatti, ci ricorda come, probabilmente, il vero Natale è il 25 marzo: l’incarnazione del Verbo di Dio.

            In secondo luogo, domenica 26 marzo, il su citato pellegrinaggio a S. Michele Arcangelo e a S. Pio, ha concluso definitivamente tutta la serie di eventi pensati per valorizzare queste giornate di festa. Don Elio, assieme alle catechiste Errichetta Berardozzi e Claudia Tranchetti, ha accompagnato le famiglie e i bambini presso questi santuari al fine di rendere ancor più significativo e vero il prossimo incontro con il Signore dei bambini di prima confessione e prima comunione.

                  La partenza è avvenuta di primo mattino e tutta la giornata è stata alternata da  momenti di forte spiritualità e momenti ricreativi. Il pellegrinaggio ha avuto inizio nel Santuario di San Michele Arcangelo situato sul  Monte Sant’Angelo, in cui le famiglie e i loro figli si sono radunate nella Sacra Grotta per partecipare alla Santa Messa celebrata dal parroco Don Elio e dai parroci del posto. Durante l’omelia Don Elio ha richiamato più volte la figura e le parole di  Madre Teresa di Calcutta la quale non si stancava mai di “riempire la propria valigia” di opere di carità, che in fondo sono, agli occhi di Dio, il vero e più grande successo nella vita.

            Nel pomeriggio il pellegrinaggio è continuato a San Giovanni Rotondo dove, dopo pranzo, ci si è incamminati per percorrere le quindici stazioni della Via Crucis lungo le pendici del monte Castellano. Dopo questo bel momento di devozione, il parroco ha guidato il gruppo di pellegrini – per un ulteriore momento di raccoglimento – presso la tomba di Padre Pio situata nella cripta della chiesa nuova di San Pio; subito dopo, si è fatto ritorno a Palata.

Greco Bernardetta