Immacolata Concezione

(Gènesi 3, 9-15.20; Efesini 1, 3-6. 11-12; Luca 1, 26-38)

Ascoltiamo il Vangelo:

“In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.”

Così Papa Francesco, con la sua solita ed apprezzata semplicità, ha definito la Vergine Maria durante l’ angelus dell’8 settembre 2013. Maria è colei che indirizza a Gesù, ci dona Gesù è la Madre di Gesù. Come biologicamente è scontato che nasca prima la mamma e poi i figli così anche Maria di Nazareth, “figlia di suo Figlio”, è comparsa, come aurora, per preannunciare l’arrivo del sole che è Gesù. Ma lei ha concepito prima nella mente e poi nel grembo perché “ha creduto nell’adempimento della parola del Signore”.  “L’università per una mamma è il cuore!” (Papa Francesco) e il cuore di Maria diventa la cattedra da cui ci insegna come abbandonarsi fiduciosi alla volontà di Dio.

La pagina di Luca è il racconto più sconvolgente e nello stesso tempo consolante che l’umanità abbia mai scritto e sentito. Dio visita una creatura chiedendole il permesso di nascere. E già questo è destabilizzante, innovativo, inaudito. Che poi debba nascere da una donna come un uomo comune lo è ancor di più fino al punto che la protagonista stessa rimane “turbata”. Eppure era “piena di grazia”. Ma Dio aspetta il suo consenso, non osa fare violenza, colui che ha creato la libertà. Aderire a Lui deve nascere da un cuore libero e sereno e Maria, sentendosi davvero libera e lucida aderisce, acconsente. E nel mondo Dio mette radici, si Incarna nel suo grembo verginale.

Tutto questo accade e può accadere anche nella vita di ciascuno di noi. Dio continuamente ci visita, viene e ricordarci che anche noi siamo pieni di grazia. Anche a noi viene proposto un percorso e una storia da disegnare e confermare con le nostre libere scelte. Anche quando tutto ci sembra esagerato, incompleto. La forza per la nostra adesione deve venire dalla convinzione della fede che a Dio “nulla è impossibile”. Come Maria anche genereremo Dio prima nel cuore e poi nei fatti di ogni giorno!